Scrivi un commento
al testo di Gaia Ortino Moreschini
Monologo d’un’anima condannata a morte
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
MONOLOGO D'UN'ANIMA CONDANNATA A MORTE Non tesso più con stupore il mio destino con lo slancio spregiudicato di colui che sogna. È ora silenzio.In me, stridono ricordi, tintinnano pensieri. In catene tremano, seccano, garofani d'emozioni: catenacci, frastuono, estremi sogni. Tutto muore, pian piano vivendo: Incapacità di ascolto. Violenza al valore di vita. Gelo per dignità di morte. Nella mia caverna, nelle crepe del mio universo, il silenzio è talmente friabile.. come il vivere. È sabbia che scivola via tra le dita. Mentre il nulla e l'uomo, come l'indifferenza, perdurano. Tutto muore, pian piano vivendo; ogni cosa. E con lei la vita, continuando.
|
|
|